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venerdì 6 marzo 2020

STORIA PER LA CLASSE II D

Il video che trovate qui sotto è un utile strumento per ripassare le fasi principali della rivoluzione francese:

https://www.youtube.com/watch?v=9cQeW8nLoMo 

Viene anche spiegata la fase finale della rivoluzione e pertanto bisogna studiare le pagine 230 e 231.
Alla pagina 229 del libro osservate attentamente il dipinto di David con la morte di Marat, completate gli esercizi e poi scrivete un testo:
“Immagina di essere un giornalista ai tempi della rivoluzione francese. Entri assieme alla polizia nella casa dove è avvenuto l’omicidio di Marat: racconta ai tuoi lettori l’avvenimento, descrivi con precisione la scena, fai delle ipotesi sulle indagini…” (circa 30 righe).

Inviare il testo via mail alla prof


Breve approfondimento sulla regina Maria Antonietta http://www.ovovideo.com/maria-antonietta/

STORIA - VIDEOLEZIONE PER LA CLASSE I C - IL BASSO MEDIOEVO E LA RINASCITA DELL'EUROPA


STORIA I C


Qui di seguito trovate la lezione avviata in classe: la prima parte del video servirà per ripassare gli argomenti già trattati, la seconda parte vi spiega le nuove pagine da studiare: da 212 a 215.

Cliccare sul link

IL BASSO MEDIOEVO


















Dopo la visione e lo studio, come verifica mi invierete (all'e-mail che conoscete) un riassunto scritto di circa 30 righe.

giovedì 26 novembre 2015

I MIEI ALUNNI DI PRIMA D DI FONDACHELLO (benvenuti sul blog!) GIOCANO A RISCRIVERE LE FAVOLE...




  
ECCO QUALCHE ESEMPIO.
La storia di Cenerentola raccontata dalla matrigna.
Questa è la mia storia, la storia di una povera vedova con due amabili fanciulle.
Un giorno incontrai un nobile uomo, anche lui vedovo con una figlia, dopo un po’ mi chiese di sposarlo. Dopo il matrimonio andammo a vivere nella sua villa. Le mie figlie erano  felici di avere una sorella, ma Cenerentola si dimostrò subito scortese con Anastasia e Genoveffa; era anche gelosa di me e faceva di tutto per allontanarmi da suo padre. Purtroppo durante un viaggio il mio povero marito morì.
Piano piano per risollevarci dal dolore, dato che non potevamo più pagare la servitù, iniziammo a prenderci cura della casa, ma Cenerentola, con la sua presunzione, poco a poco ci impedì di svolgere le nostre mansioni, dicendo che lei era la padrona di casa e avrebbe fatto tutto lei: lavare i piatti, cucinare, occuparsi degli animali, lavare i panni, tenere la casa in ordine e pulita.


Un giorno, mentre io e le mie figlie eravamo in casa, sentii il campanello, Cenerentola aprì la  porta: era un messo del re. Allora Cenerentola venne da noi e ci consegnò una busta con un biglietto dove c’era scritto che eravamo invitate al gran ballo. 
Noi insistemmo per farla venire ma lei si rifiutò, così continuammo a chiederle consigli su come ci dovevamo vestire.
                                   

Arrivate al palazzo, dopo un po’ vidi entrare una fanciulla molto bella con un'aria piuttosto familiare. Poi il ballo finì e tornammo a casa.
L’indomani scoprii da come ondeggiava Cenerentola che era lei la misteriosa fanciulla... mi sentii tradita: dopo che le avevo fatto da madre e mi ero presa cura di lei, questo era il ringraziamento; la rinchiusi in soffitta per farla riflettere sul suo gesto. Nel frattempo il granduca arrivò a casa mia con una scarpetta di cristallo, capii subito che era di Cenerentola e per questo motivo non dissi al granduca della sua presenza. Purtroppo le mie figlie avevano i piedi gonfi e la scarpetta non entrò , non so come sia potuto succedere, ma Cenerentola uscì dalla soffitta e, provatasi la scarpetta, andò al castello col granduca.



Quella insulsa ragazza ha rovinato la vita a me e alle mie due figlie.
Marina Giorgianni (I D)


La bella addormentata nel bosco raccontata da Malefica.
Quel giorno, quello fu il giorno che portò la mia rovina.
Lo ammetto, ho commesso un errore; era appena nata una principessina stupida, brutta, antipatica, che non voleva smettere di piangere, così il giorno in cui si celebrò il suo battesimo, dissi queste parole: “Quando questa bambina compirà sedici anni, toccherà un ago e cadrà in un sonno eterno.”
Il re, preoccupato, fece allontanare tutti gli aghi dal regno e decise di dare la bambina alle tre fatine che se ne sarebbero occupate e l’avrebbero cresciuta in campagna. Quelle cattive se ne affezionarono molto e, più passava il tempo, e più ce l’avevano con di me.
La bambina cresceva e cresceva  e le fate cattive erano sempre più tristi per quella storia della profezia. Arrivò il giorno in cui la principessa compiva sedici anni e venne proprio da me: mi sembrava disperata perché cercava un ago ma non riusciva a trovarlo e io (essendo molto gentile e non volendo rovinare il mio carattere) glielo diedi: ecco la mia colpa!

Lei arrivò a casa e cadde in un grande sonno,


un sonno che non sarebbe dovuto finire mai, però, dato che sono una persona gentile, come ho detto prima, quando avevo lanciato l’incantesimo, avevo previsto pure un fenomeno per annullarlo: il bacio del vero amore. E infatti “per fortuna”, quando la principessa cadde nel sonno, arrivò nel regno un “bravissimo” principe. Il ragazzo “fortunatamente” giunse pure al castello e, entrato nella camera in cui lei dormiva, inciampò e cadde: le sue labbra andarono a toccare proprio quelle della ragazza…
Ma non funzionò! E la principessa continuò pacificamente a dormire.

Ma dato che io, come già ho detto tre volte, sono una signora gentile, annullai l’incantesimo.
Però c’è sempre in giro gente pettegola e cattiva, per cui non so come, si “fecero un film” secondo cui io sarei la cattiva e avrei rovinato tutti quei bei momenti.

Giuseppe Giaimis (I D)

giovedì 4 ottobre 2012

San Francesco d'Assisi, Il Cantico delle creature


La Predica agli uccelli è la quindicesima delle ventotto scene del ciclo di affreschi delle Storie di san Francesco della Basilica superiore di Assisi, attribuiti a Giotto. Fu dipinta probabilmente tra il 1295 e il 1299. 270x200 cm

Il testo del "Cantico delle creature" era fornito di accompagnamento musicale, composto dallo stesso Francesco, oggi perduto.


Altissimu, onnipotente, bon Signore, 
tue so' le laude, la gloria e l'honore et omne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke ‘l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a·cquelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no ‘l farrà male.
Laudate e benedicete mi’ Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.

mercoledì 19 settembre 2012

Gli avverbi: per gli alunni di II B

Lezione sugli avverbi, da consultare a casa per ripassare quanto appreso in classe!
Clicca sul link L'AVVERBIO

LA PROPOSIZIONE PRINCIPALE O INDIPENDENTE: PER LA III C

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ECCO LA PRESENTAZIONE USATA IN CLASSE 
PER STUDIARE I VARI TIPI DI 
(CLICCA SUL LINK)

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domenica 16 settembre 2012

GIOCO PER I MIEI ALUNNI: SCOPRI L'ERRORE!

IN GIRO PER IL WEB HO TROVATO UNA SERIE DI FOTO CON ERRORI GRAMMATICALI. 
VI SFIDO A TROVARLI E CORREGGERE LE FRASI...


giovedì 13 settembre 2012

RICORDI DI VIAGGIO

Come qualcuno di voi mi ha richiesto, posto una foto delle mie vacanze.

Nei commenti, raccontatemi qualcosa della vostra estate...

SI RICOMINCIA!

DOPO LE MERITATE VACANZE, SIAMO TORNATI A SCUOLA.
IN BOCCA AL LUPO!

lunedì 28 maggio 2012

UN'OPERA D'ARTE DEL RINASCIMENTO

SANDRO BOTTICELLI, LA NASCITA DI VENERE, 1485, tempera su tela inchiodata su tavola, cm. 172X278. Firenze, Galleria degli Uffizi 
Sandro Botticelli (1445-1510), fiorentino, fu il pittore più legato all'ambiente della corte di Lorenzo il Magnifico.


Il quadro rappresenta la dea Venere, nuda su una conchiglia, che sorge dalla spuma del mare e viene sospinta e riscaldata dal soffio del vento Zefiro. Fa da sfondo alla splendida immagine la spiaggia di Cipro, l’isola cara a Venere; una delle Ore, le ninfe che presiedono al mutare delle stagioni, porge alla dea un manto ricamato di fiori per proteggerla.
L'espressione malinconica sul volto della dea è quella che caratterizza tutte le figure femminili di Botticelli: è l'incarnazione dell’humanitas, cioè degli aspetti spirituali dell'animo, e dell'amore sublime,  simbolo della purezza dell'anima. 
La Venere raffigurata così, dalle linee armoniose e dal nudo candido e statuario, rappresenta l’esaltazione della bellezza classica, una bellezza ideale, fuori dalla realtà.

mercoledì 23 maggio 2012

23 MAGGIO, A VENT'ANNI DALLA STRAGE DI CAPACI

capaci falcone celebrazione anniversario morte


Il 23 maggio 1992, nella strage di Capaci, venivano uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

« La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.»   (Giovanni Falcone, da un'intervista a Raitre)

martedì 22 maggio 2012

domenica 20 maggio 2012

Melissa Bassi, morta nelll'ignobile attentato di Brindisi

Era una di noi, una giovanissima studentessa. Stava andando a scuola, per imparare, crescere e costruire il suo futuro, ma davanti al cancello ha incontrato una morte orrenda.
Noi non la dimenticheremo.

mercoledì 16 maggio 2012

Il lampo, di Giovanni Pascoli

Prossimamente lavoreremo (I B) su questa poesia del Pascoli:
Il lampo 

cielo e terra si mostrò qual era:

la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto
una casa apparì sparì d'un tratto;
come un occhio, che, largo, esterrefatto,
s'aprì si chiuse, nella notte nera.

Questa poesia del Pascoli fa parte della raccolta Myricae (1894).